Atrofia mascellare: da cosa è causata?

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06 Apr 2021

Atrofia mascellare: da cosa è causata?

L’atrofia mascellare, ossia la diminuzione progressiva della quantità d’osso sub-gengivale, è una problematica che condiziona la vita di molte persone. 

In questo articolo analizzeremo le cause e  le possibili cure per questa complicazione. 

Atrofia mascellare: di cosa si tratta? 

L’atrofia mascellare consiste nel progressivo riassorbimento dell’osso alveolare della mascella. 

Si tratta di una risposta fisiologica perfettamente naturale; tuttavia, in seguito ad eventi traumatici o imprevisti, questa problematica può essere esacerbata e arrivare a compromettere la salute del cavo orale. 

La perdita di volume e quantità d’osso possono compromettere la stabilità dei denti, fino a causarne la perdita definitiva. 

Questa condizione si palesa naturalmente, in particolare durante la terza età. Tuttavia, può essere condizionata da un gran numero di fattori: 

  • eventi traumatici: la perdita di denti a seguito di un trauma può causare atrofia mascellare. L’organismo è naturalmente portato a rispondere all’innaturale privazione di dentatura riassorbendo l’osso attorno alla zona traumatizzata. Come è facile intuire, questo compromette anche la stabilità degli elementi dentali limitrofi; 
  • Infezioni e infiammazioni: la proliferazione batterica, che può essere legata a patologie come la parodontite o alla semplice carie, se lasciata incontrollata può arrivare ad attaccare l’osso, compromettendone severamente l’integrità e causando atrofia mascellare; 
  • mancanza di corretta igiene orale: essere negligenti nell’osservare la dovuta cura per la pulizia dei denti è molto dannoso. Ignorandola si favorisce la formazione di carie e di tasche, cioè interstizi tra il dente e la gengiva in cui si possono annidare i microrganismi. Perciò, se viene trascurata a lungo, rende molto più concreto il rischio di contrarre infezioni;
  • fumare: questa abitudine, già abbastanza dannosa di per sé, indebolisce i tessuti della bocca e favorisce lo sviluppo dei batteri. 
  • alimentazione scorretta: specie in età avanzata, potrebbe essere naturale orientarsi verso cibi morbidi e facilmente masticabili, ma la mancanza di frutta e verdura fresca nella propria dieta può contribuire all’indebolimento dei tessuti ossei della bocca.

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Atrofia mascellare: i sintomi

Il sintomo più palese dell’atrofia mascellare è la diminuzione della stabilità dei denti, fino a giungere alla loro perdita totale. A causa del riassorbimento osseo si rischia di diventare completamente edentuli. 

La perdita dei denti e l’assottigliamento dell’osso mascellare non solo compromettono l’estetica del sorriso, ma anche le funzionalità del cavo orale. Un individuo afflitto da atrofia ossea mascellare può avere difficoltà nel masticare, deglutire e parlare. 

Come se non bastasse, la diminuzione della quantità e qualità dell’osso rende molto più complesse le normali terapie di implantologia dentale che si usano per ripristinare la dentatura del paziente. In alcuni casi, le rende addirittura impossibili da utilizzare.

Atrofia mascellare: come si tratta? 

Al giorno d’oggi, grazie alle moderne tecnologie e allo sviluppo delle tecniche implantologiche e odontostomatologiche, l’atrofia mascellare non costituisce più una condanna a rimanere edentuli. 

Per rimediare al riassorbimento dell’osso mascellare è possibile sottoporsi ad interventi di chirurgia orale per riabilitare la qualità e quantità d’osso oppure fare ricorso a terapie di implantologia zigomatica

La prima soluzione, nota anche come chirurgia ossea ricostruttiva o rigenerativa, viene effettuata con lo scopo di riabilitare l’osso alveolare, ripristinandone il volume e rendendo possibile il posizionamento di impianti dentali. 

Esistono varie tecniche ricostruttive che possono essere applicate, a seconda delle specifiche necessità di ogni paziente, ma si riconducono tutte al ripristino del volume osseo con il trapianto di osso autologo (prelevato dal paziente), omologo (osso di banca) o eterologo (bio-materiale sintetico). 
L’implantologia zigomatica è una terapia implantare che circonviene il problema dell’atrofia mascellare posizionando l’impianto direttamente nell’osso zigomatico. Con gli impianti zigomatici è possibile riabilitare l’intera arcata anche in condizioni di severo riassorbimento.

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