Tac per implantologia: a cosa serve e perché

tac per implantologia
17 Giu 2020

Tac per implantologia: a cosa serve e perché

Guardare un cielo stellato spesso ci fa venire le vertigini, quanti misteri si celano dietro quel ‘soffitto’ blu ravvivato da miliardi di piccole luci. Non ci crederete, ma anche la nostra bocca è un po’ così: misteriosa e ricca di piccoli dettagli, impercettibili a occhio nudo! Per fortuna, la tecnologia ci viene in aiuto e ci supporta nell’individuare ciò che accade all’interno dei nostri denti o sotto le gengive. Un esempio? La tac per implantologia: soprattutto prima di un intervento di implantologia dentale, l’esame radiologico è fondamentale e spesso non si può prescindere dal farlo. Per fare chiarezza abbiamo preparato questo articolo riguardante i diversi metodi di esplorazione dentale, in particolare quelli necessari all’implantologia.
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Esplorazione del cavo orale: panoramica, Tac e Tac cone beam

Uno dei primi passaggi di un trattamento d’impianto dentale è l’analisi della situazione generale della bocca del paziente. Mancanza di osso o problemi alle gengive, infatti, potrebbero compromettere i risultati dell’operazione. Il metodo di analisi  più comune e meno invasivo è la panoramica (o ortopantomografia) che riporta in un unico fotogramma l’intera arcata dentaria. Oltre ai denti, si possono evidenziare le dimensioni dei seni mascellari, le articolazioni e tutte le strutture anatomiche del cavo orale. Tale esame, tuttavia, può non essere sufficiente perché fornisce indicazioni sulla quantità di osso residuo solo in termini di altezza, ma non sullo spessore. 

La tac dentale è, invece, un esame di secondo livello che offre immagini tridimensionali e più dettagliate. Per quanto riguarda gli interventi di implantologia, la Tac dentale aiuta a capire la quantità di osso a disposizione per l’impianto e l’eventuale necessità di ricorrere a un innesto osseo. Questa tecnologia aiuta, inoltre, a pianificare la posizione degli impianti nel rispetto delle strutture nervose e vascolari.

Come evoluzione della tradizionale TAC, trova oggi sempre maggior diffusione la tomografia computerizzata a cono (TC cone beam), che garantisce al paziente una minor esposizione alle radiazioni e una migliore qualità delle immagini.

La TAC per implantologia

Come abbiamo scritto nei paragrafi precedenti, un intervento di implantologia dentale non può prescindere da una corretta diagnosi iniziale e quindi da una buona TAC Dentale. Questo strumento rappresenta un esame necessario per l’intervento di implantologia, perché consente di vedere in modo preciso e nel dettaglio la situazione dell’osso e delle strutture in esso contenute, la sua morfologia e i suoi parametri dimensionali.

Come si esegue una TAC dentale per l’intervento di implantologia

A differenza di quello che si potrebbe credere, l’esame è molto semplice e veloce e non comporta alcun dolore o fastidio al paziente. A seconda dell’apparecchiatura utilizzata, il paziente può essere disteso su un lettino o seduto su una poltrona. Mediamente, l’esame dura dai 20 ai 40 secondi.

Non è necessaria alcuna preparazione, ma prima dell’inizio della tac dentale può essere richiesta la rimozione di qualsiasi accessorio o oggetto che  possa interferire con l’esame come, ad esempio, piercing, protesi, occhiali, orecchini o altri gioielli.

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