Impianto dentale senza osso: una chimera per molti, spesso indirizzati all’utilizzo della dentiera per mancanza di informazioni o adeguato supporto specialistico. I progressi della scienza odontoiatrica però sono stati notevoli negli ultimi anni, avviando una rivoluzione in termine di tecniche chirurgiche, nuove tecnologie 3D e competenze: i risultati sono davanti agli occhi di tutti, grazie all’introduzione dell’implantologia zigomatica. Approfondiamo in questo articolo di cosa si tratta.
La perdita di denti: disagio estetico e psicologico
Trenta, quaranta o cinquanta… a qualsiasi età, la perdita dei denti può diventare un evento invalidante perché può cambiare la percezione di sé, spingere all’isolamento e alla rinuncia della propria vita sociale. Ma non si tratta solo di estetica: anche l’aspetto funzionale incide molto sulla qualità della vita: la mancanza di elementi dentari o, ancor peggio, l’edentulia compromettono la masticazione e la relativa digestione; influenzano la postura, per la quale una bocca “sana” ricopre un ruolo fondamentale. La buona notizia è che la perdita dei denti a causa di predisposizione genetica, malattia parodontale o gravi traumi, si può affrontare e risolvere anche nei casi più complessi.
Impianto dentale senza osso? La soluzione c’è
E se oltre al dente, mancasse anche l’osso? I progressi della scienza odontoiatrica sono tali da garantire il ripristino di una solida dentatura anche nei pazienti che presentano gravi forme di atrofia al mascellare, quindi ridotte quantità di osso. La soluzione prende il nome di implantologia zigomatica.
Impianti zigomatici per i casi con grave atrofia
Gli impianti zigomatici sono una validissima alternativa all’innesto osseo nei casi di atrofia al mascellare. Nei casi clinicamente idonei in cui la quantità di osso sia troppo scarsa, questa tecnica sfrutta la buona qualità e quantità delle ossa dello zigomo per posizionare una protesi fissa in sole 24-48 ore e risparmiare così molti mesi di disagi.
Perché gli impianti zigomatici sono la soluzione più conveniente in mancanza di osso?
Minor invasività
Gli impianti zigomatici risultano essere un intervento molto meno invasivo rispetto a quello dell’innesto osseo e molto spesso rappresentano l’unica possibilità nei casi di atrofia più severa. Nell’arco di 24-48 ore, infatti, il paziente può tornare a sorridere e a masticare cibi solidi. Si tratta quindi di un metodo più rapido e che mira a ristabilire la funzionalità masticatoria ed estetica della bocca nel minor tempo possibile.
Dolore ridotto
L’implantologia zigomatica non provoca dolore, e viene svolta in anestesia generale o sedazione. Anche il decorso post-operatorio non presenta complicazioni che vadano al di là del gonfiore alla zona dell’arcata superiore. Nell’arco di una settimana, ad ogni modo, il paziente si è completamente rimesso e può tornare alle sue abitudini.
Minor tempo in sala operatoria
Grazie all’utilizzo di un protocollo chirurgico e protesico consolidato che si avvale di tecnologie digitali è possibile, durante la stessa seduta, procedere alla riabilitazione protesica e questo acellera i tempi dell’operazione.
Maggior percentuale di successo ed efficienza
Rispetto agli impianti tradizionali inseriti su innesti ossei gli impianti zigomatici hanno dimostrato di avere una percentuale di successo notevolmente più alta (98%). La protesi può essere svitata e riparata in poco tempo in caso di danneggiamenti, a differenza di quanto non avvenga con i ponti in cemento. Infine, il costo per l’operazione di implantologia in questione è relativamente ridotto, se si calcolano tutti i vantaggi che provengono da questo tipo di impianto.
Impianto dentale senza osso, da dove si comincia?
Ancora dubbi sul tuo sorriso? Se soffri di atrofia mascellare e dubiti di poter ricorrere all’impianto dentale, contattaci per una consulenza.
Saremo lieti di fissare una prima visita e darti il benvenuto nel nostro centro!
